Non vi fidate di Ipazia Preveggenza Tecnologica

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Oreste Grani
view post Posted on 12/7/2012, 13:09 by: Oreste Grani




Per sapere dove andare bisogna sapere dove si è.
E l’Italia è in Europa, ed è nel Mediterraneo.
Con Marco Polo ha percorso la Via della Seta e poi, con Cristoforo Colombo, ha scoperto le Americhe.
Rotte di ieri, di oggi, di domani.
Le abilità, il coraggio, la genialità dei nostri studiosi, viaggiatori, artisti, imprenditori o semplici lavoratori emigranti non solo ci hanno assistito nei secoli ma sono pronte a sostenerci nella drammatica fase che è appena iniziata.
Queste “armi cromosomiche” della nostra gente hanno bisogno e diritto a un trattamento politico responsabile e lungimirante.
La lotta agli sprechi è arrivata tardissimo. Ma è arrivata.
Dobbiamo vigilare e l’architettura del pensiero ipaziano nasceva, tra l’altro, perché non si confondessero gli sprechi con i valori strategici da proteggere.
Valori strategici che si sostanziano nelle vite di tutti noi, nel nostro immenso patrimonio culturale e nella somma rappresentata dalle professionalità e dai fatturati che la Rete delle Reti che ENI, ENEL, Finmeccanica, Poste Italiane, ANIA, Ferrovie dello Stato, Autostrade per l’Italia, porti, areoporti, linee aeree, linee di navigazione, telecomunicazioni, strutture fieristiche in rapporto fra di loro generano.
Valori strategici che vanno protetti dagli appetiti bulimici di un gruppo di approfittatori reclutati esclusivamente per sudditanza ai bisogni di cassa dei partiti ed escludendo qualunque capacità professionale necessaria alla gestione delle complessità implicite nella Rete delle Reti.
La leggerezza, l’essenzialità, la cura dimagrante in corso devono, dopo la stagione dell’obesità, dell’arroganza e dell’incultura, fare dello Stato un organismo asciutto, senza un filo di grasso ma forte ed essenziale come sono gli atleti in forma.
Gli sciacalli, gli avvoltoi, i professionisti della cannibalizzazione e del tradimento degli interessi nazionali sono pronti a strappare i fasci muscolari ad un Paese ancora vivo.
È ora di vigilare sulle incursioni dei nemici della nostra gente e agire per dotarsi di uno Stato Intelligente e battere così, nell’ora delle doverose privatizzazioni e dei tagli, gli interessi della speculazione.
È ora di tutelare gli assets della Rete delle Reti e i flussi del denaro legittimo europeo e dei residui stanziamenti dello Stato.
Il convegno “LO STATO INTELLIGENTE I finanziamenti europei per l’innovazione e per la sicurezza” tenutosi il 23/3/2012 voleva essere (e lo è stato) un primo momento di riflessione con funzione ulteriore di promozione di un processo organizzativo per accompagnare un numero significativo e selezionato di imprenditori a non disperdersi e a non disperarsi nella tempesta vicina.
Il comunicato stampa che la dott.ssa E. B. aveva stilato così recitava:
“Lo Stato intelligente. I finanziamenti europei per la sicurezza e l’innovazione” (23 marzo 2012, Sala delle Colonne – Camera dei Deputati, a partire dalle ore 9.30) è il primo di tre convegni dedicati ad Alan Mathison Turing (23 giugno 2012 – 7 giugno 1954), eroe della Seconda Guerra Mondiale e dell’intelligenza meccanica. Interverranno, nell’ordine: ACHILE PEREGO Giornalista “QN”; ANTONIO POLIMENE Responsabile Formazione GRUPPO IPAZIA; LUCIANO FLORIDI Membro del Turing Centenary Advisory Committee, Titolare della Cattedra UNESCO in Information and Computer Ethics all’Università di Herthfordshire; ALESANDRO ZANASI Security Research Advisor presso la Commissione Europea. Membro ESRAB e ESRIF; RAV SCIALOM BAHBOUT Rabbino Capo di Napoli e dell’Italia Meridionale; LIVIU MURESAN Presidente Esecutivo della Fondazione Eurisc European Institute for Risk, Security and Communication Management; LAURA CASERTA Analista e Revisore Richieste di Finanziamento presso la Commissione Europea; EMANUELA BAMBARA Responsabile Coordinamento Strategie Direzionali GRUPPO IPAZIA

La data non è stata scelta a caso: il 24 marzo 1944, in una rappresaglia dell’esercito tedesco a seguito dell’attentato di via Rasella, il giorno prima, 23 marzo, a Roma, 335 italiani, tra civili e militari, di cui 75 ebrei, furono uccisi alle Fosse Ardeatine. Tra gli eroi della Patria, il Tenente Colonnello dei Carabinieri Reali Manfredi Talamo, Medaglia d’Oro al valor militare alla memoria. L’ufficiale tedesco delle SS Herbert Kappler aggiunse il suo nome nella lista per le esecuzioni per vendicarsi di un’azione di Intelligence che Talamo aveva concluso due anni prima, scoprendo che l’addetto culturale tedesco Kurt Sauerer era una spia..

Il tema della sicurezza, da sempre strategico nell’organizzazione della vita civile e dello Stato, assume oggi una rilevanza speciale, per la condizione di crisi e di rottura degli equilibri tradizionali in ogni ambito dell’esistenza sociale. L’integrità e la stessa autonomia degli Stati, dei Governi e delle Istituzioni, sono minacciate costantemente da fenomeni di dimensione internazionale, quali il crimine organizzato, la proliferazione di armi convenzionali e non convenzionali, la delinquenza finanziaria e la corruzione, fenomeni tutti che chiamano in causa il modo di concepire e difendere la sicurezza nazionale e il ruolo dell’Intelligence.
Le sfide che il nuovo scenario mondiale presenta possono essere affrontate con l’aiuto delle tecnologie dell’informazione e nuove forme di collaborazione tra Stati e, all’interno dello Stato, tra pubblico e privato. Consapevoli di questa urgenza, Governi e Istituzioni Occidentali hanno avviato alcune azioni tese a rafforzare l’uso dell’Intelligence contro le nuove minacce. L’Europa ha istituito l’European Security Research Advisory Board (ESRAB), nel 2005, per individuare linee operative strategiche per la sicurezza nel continente, e l’European Security Research and Innovation Forum (ESRIF), nel 2007, quale partnership tra enti pubblici e privati, per offrire un luogo di confronto istituzionale sulla sicurezza tra gli Stati membri, con lo stanziamento di alcuni miliardi di euro per i cittadini dell’UE, le aziende e le istituzioni, attraverso linee dedicate di finanziamento.
Un Paese competitivo, anche in tema di sicurezza, capace di superare le crisi ed evitare i conflitti, deve formare professionalità adeguate alla complessità del mondo attuale, secondo una nuova concezione della sicurezza e dell’Intelligence, in chiave umanista e culturale, con il supporto delle più avanzate tecnologie.”


Per questo, tra l’altro, avevo accettato il consiglio del rabbino Scialom Bahbout (che stimo da anni e a cui sono legato per motivi esclusivamente culturali) di avvalermi della professionalità della dott.ssa Laura Caserta, dirigente CONSIP, analista e revisore richieste di finanziamento presso la Commissione Europea.
A sua volta la dott.ssa Laura Caserta, cogliendo la qualità dei ragionamenti che si facevano da anni in Ipazia Preveggenza Tecnologica sui dettami costituzionali, sul denaro legittimo e sull’ora grave per l’economia della Repubblica, mi introduceva a valenti professionisti della cultura della sicurezza quali Liviu Muresan, presidente esecutivo della Fondazione EURISC e Alessandro Zanasi, security research advisor presso la Commissione Europea e membro ESRAB e ESRIF. Questi contatti Laura Caserta, come mi disse, li aveva decisi ritenendomi un cittadino italiano disinteressato se non, addirittura, un eccessivo e un po’ datato patriota.
A questo tipo di relazioni e “coltivazioni” mi stavo dedicando quando hai deciso di colpirmi.
Lurida, silente quinta colonna per colpa tua altri stanno ora gestendo le relazioni e gli equilibri che io avevo costruito per il solo fine di servire il Paese e gli interessi degli Italiani.
Se altri faranno cattivo uso dell’opera dell’ingegno di Ipazia Preveggenza Tecnologica e degli ipaziani risponderai anche di questo.
E se questo fosse il movente del tuo agire?
E se la data del 14/2/2012, giorno del tuo attacco, non fosse stata casuale?
E se tu fossi un agente provocatore al soldo di uno dei tanti malandrini nemici della Repubblica che ero, nel tempo, riuscito a neutralizzare?
E se tu fossi un burattino in mano ad un burattinaio che riteneva cosa facile far credere che io fossi, tra l’altro, “un sodomita, un adoratore di Lucifero e di Baphomet, diavoletto bestiale, cornuto, alato ed ermafrodita”?
Mi dispiace per te ma, come forse hai capito, da quando l’effetto domino che hai innescato mi ha messo per strada e con le spalle al muro, mi hai ridato energie e speranza, senza volere.
Ti stanerò, risponderai del tuo silenzio ed io riprenderò, con chi dei miei collaboratori lo vorrà, il ragionamento sulla necessaria Strategia di Sicurezza Nazionale.

Oreste Grani
 
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36 replies since 14/2/2012, 11:44   14938 views
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