Non vi fidate di Ipazia Preveggenza Tecnologica

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Oreste Grani
view post Posted on 18/7/2012, 08:56 by: Oreste Grani




Non sempre le agenzie di rating (pur infarcite come sono di personale formatosi nelle centrali di spionaggio e di disinformazione internazionale) si sbagliano.
Il 21/2/2011 scrivevo ad alcuni soci di Ipazia PT e ad un folto gruppo di dipendenti e collaboratori una nota dal titolo “L’onda che cresce: i bond in scadenza” che di seguito potete (infangatori e onesti lettori) leggere.


Nel dicembre 2009, su un giornale australiano apparve un articolo a proposito di una preoccupante congestione di scadenze finanziarie che si profila per il 2012.
La notizia venne ripresa dal New York Times e, in Italia, dalla Repubblica (2.3.10) in una corrispondenza di Federico Rampini:
a lanciare l'allarme è l'agenzia di rating Moody's. Un suo esperto del mercato obblìgazionario, Kevin Cassidy, ha avvertito di recente che «una valanga di titoli viene a scadenza nel 2012, e ci travolgerà se le aziende non si premuniscono in anticipo».

Perché il 2012 è l'anno di una convergenza micidiale: verranno a scadenza simultaneamente titoli di Stato, obbligazioni di aziende solide, e junk-bond, per un volume complessivoche sarà quasi otto volte superiore a quello che i mercati assorbono quest'anno. Solo il Tesoro USA nel 2012 dovrà emettere titoli di Stato per quasi 2.000 miliardi, per finanziare il fabbisogno corrente e ri-finanziare debito venuto a scadenza.

A questo verrà ad aggiungersi la valanga delle obbligazioni private in scadenza. Una quantità senza precedenti, tutta concentrata a partire dal 2012.
Per capire il salto di dimensione: nel corso del 2010 in America sono venuti a scadere junk-bond per un valore di 21 miliardi di dollari. Nel 2012 invece gli junk-bond in scadenza balzeranno di colpo a quota 155 miliardi. E da quell'anno in poi sarà peggio: 212 miliardi nel 2013, infine 338 miliardi nel 2014.

La ragione di questa congestione va rintracciata proprio nell'ultima crisi finanziaria. Infatti, sino alla metà del 2007 l'ipotesi di una crisi non era neppure presa in considerazione, per cui la liquidità scorreva abbondante, e in quel periodo venne emessa una grande quantità di obbligazioni ad alto rendimento, che spesso hanno scadenza a cinque e sette anni: appunto dal 2012 al 2014.
Gli junk-bond (letteralmente, «obbligazioni spazzatura») sono titoli fortemente speculativi perché offrono elevati interessi con un rating basso o molto basso o, addirittura, non presentando alcun profilo di rating. Dunque si tratta di debitori molto rischiosi.

Ma non basta, perché molte obbligazioni che venivano a scadenza nel 2009 e 2010, sono state invece « ristrutturate» con un prolungamento di due o tre anni, e quindi si andranno a sommare alle altre.
E, siccome piove sempre sul bagnato, a partire dal 2011 e sino al 2014 verranno a scadenza anche molti titoli con i quali le banche centrali (Fed in testa) hanno sostenuto gli esborsi fra il 2008 e il 2009 per calmare la tempesta. Si tenga presente che gli emittenti hanno dovuto maggiorare le proprie spese anche per pagare il servizio al debito.

Tanto per tirarvi su il morale, Rampini fa alcuni esempi di società attese al varco del 2012 -2014:
solo per l'acquisto del gruppo ospedaliero HCA, nel 2006 le società di private equity Baio Capitai e Kohlberg Kravis & Roberts (KKR) spesero 33 miliardi di dollari: di questi 13,3 miliardi furono reperiti con maxi-emissioni di junk-bond che verranno tutte a scadenza tra il 2012 e il 2014.

Un'altra acquisizione da parte di KKR fu quella della società energetica texana Txu: in questo caso i junk-bond da rifinanziare a partire dal 2012 sono addirittura 20,9 miliardi. Un'altra celebre acquisizione compiuta negli ultimi bagliori di opulenza fu quella del colosso immobiliare Realogy, finito sotto il controllo della società di private equity Apollo nella primavera 2007 cioè alla vigilia del tracollo del mercato della casa.
Come sempre accade nel private equity, l'effetto-leva dell'indebitamento è poderoso e si scarica sulla stessa società acquisita: la Realogy oggi deve rimborsare almeno 8 dollari di debiti per ogni dollaro di ricavi.
Avete letto bene: 8 dollari di debiti per ogni dollaro di ricavi.

Tutto questo prima del Grande Cambiamento in corso nel Mondo Arabo e mentre in Italia l'espressione più confortante è: il Paese arranca.

Altro che Sanremo e bunga-bunga.
Buon lavoro
Oreste Grani




Il 13/2/2011 (esattamente un anno prima della tua aggressione) mi ero premurato di segnalare altri elementi di riflessione sulla complessità dei tempi in arrivo.

Il 7 settembre 2006, il prof. Nouriel Roubini, intervenendo a un dibattito organizzato dal Fondo Monetario Internazionale, sostenne che il mercato immobiliare americano si trovava alla vigilia di un crollo senza precedenti e che questo avrebbe presto innescato una fase di grave recessione mondiale.
Appena il professore ebbe terminato il discorso, prese la parola l'economista Anirvan Banerji, il quale osservò come la previsione di Roubini non si basasse su alcun modello matematico e dunque non la si potesse prendere sul serio.

Gli astanti si divisero tra quanti ritenevano che Roubini fosse matto da legare e quanti ipotizzavano che fosse un menagramo.
Oggi viene reso a Roubini il giusto merito per le sue intuizioni elaborate senza l'ausilio di formule matematiche ma basate su elementi "culturali".
Noi di Ipazia PT, alcuni giorni prima di quel 7 settembre 2006 (per l'esattezza erano i primi di agosto) consigliavamo agli amici che avevano un bene immobiliare da vendere di farlo subito perchè eravamo certi che per molti anni non avrebbero più strappato un prezzo così alto sul mercato delle case.

Perchè questa memoria autocelebrativa?
Perchè ci prepariamo a delineare per voi uno scenario relativo ai prossimi anni, che ameremmo non fosse sottovalutato.
……. raccoglierà le vostre disponibilità per un incontro plenario in cui, per alcune ore, discuteremo della grave situazione nazionale e internazionale che si delinea.
In particolare parleremo della congiuntura eccezionale del 2012 (... e i Maya non c'entrano nulla) 2013, 2014 anni in cui almeno 5 elementi determineranno uno scenario raramente visto (se non mai) al mondo:
1) Coincidenza del rinnovo dei gruppi dirigenti di quattro tra le maggiori potenze mondiali ( USA, Cina, Francia, Russia).
Questo cambio e gli annessi periodi di vacatio seguono i grandi rivolgimenti ancora in corso nel mondo arabo.

2) La coincidenza con una congestione di scadenze finanziarie per oltre 20.000 miliardi di dollari.

3) Il fatto che le elezioni americane si svolgeranno proprio alla fine del 2012 e, dunque, la prima ondata di titoli da rifinanziare coinciderà con il momento di massima debolezza della presidenza americana.

4) Elezione del governatore della BCE (Mario Draghi?).

5) La tenuta della coalizione della signora Merkel.

Della fase "bunga-bunga" dell'italietta ritengo di non dovervi dire niente. Anche perchè per molti anni vi ho descritto con estrema puntualità ciò che sarebbe accaduto.
Vi segnalo solo, per vostro conforto, che come vi avevo più volte promesso siamo sbarcati a Siena e abbiamo cominciato ad operare perchè a maggio del 2011 il Piave mormori da quella città e da quelle terre per una possibile rinascita del nostro amato Paese.
Anche di questo nostro certo agire avremo modo di darvi ampie delucidazioni durante l'incontro previsto. Soprattutto a quelli di voi titolari di conti correnti del Monte dei Paschi di Siena o altri istituti di credito partecipati.

con stima immutata
Oreste Grani



Riprendiamo il racconto.
Grazie alla “misura attiva” che il 14/2/2012 il silente fabbricatore di fango ha saputo lanciare, i miei lettori di quelle ore sono aumentati e si estendono ai frequentatori di questo sito.
Per loro, come ho promesso in esordio, scrivo di queste cose.
In gergo d’ambiente la diffamazione si chiama “misura attiva”. Le misure attive (alcune con impiego di documenti falsi) si attuano, ad opera di sezioni specializzate dei Servizi Segreti o Agenzie che si vogliano chiamare, contro avversari che si ritengono strategici o particolarmente pericolosi. Le misure attive si attuano contro persone, organizzazioni o Stati nemici.
Così, evidentemente, venivano considerati il sottoscritto e il gruppo umano e professionale di Ipazia PT il 14/2/2012.
Siamo stati quindi considerati nemici da qualcuno che non condivideva i nostri valori di riferimento e le nostre basi culturali. Repubblicane, democratiche, fraterne.
Torniamo alle misure attive e alla loro funzione.
Per esemplificare cosa sia una misura attiva vi ricorderò uno dei personaggi che più è stato colpito da “misure attive”: Andrej Dmitrievic Sakharov.
Per discreditare il grande scienziato (in quel momento storico elemento di riferimento in URSS del dissenso politico della maggioranza dei cittadini) il KGB cercò in tutti i modi di demoralizzarlo (oltre che tenendolo sedato in manicomio) macchiando la reputazione di sua moglie Yelena Bonner.
I sovietici, attraverso la Residentura del KGB a Roma, attivarono tale Carlo Longo (anno 1930) un “lurido lanciatore di fango”, giornalista, direttore di Settegiorni, un giornale di “sinistra” di Catania perché mettesse in atto una “misura attiva” fabbricata ad opera del Quinto Direttorato del KGB contro “Lisa” (la moglie di Sakharov).
Il 12 aprile del 1980 fu pubblicato su Settegiorni un articolo intitolato “Che tipo di persona è Yelena Bonner? La moglie dell’accademico Sakharov è responsabile di molti omicidi.” L’articolo sulla Bonner fu preceduto da una introduzione riguardante una storia secondo cui, il direttore del giornale era stato in vacanza a Parigi e, per caso, aveva incontrato un ex cittadino sovietico, un certo Semen Zlotnik, che gli aveva fornito delle informazioni interessanti e fino ad allora sconosciute.
Il signor Semen Zlotnik, in attesa di un visto per gli Stati Uniti, gli avrebbe raccontato una storia, sottoforma di testimonianza scritta dello zio di Semen prima che morisse riguardante la sua ex amante, diventata poi la moglie dell’accademico Sakharov.
Tale testimonianza riportava, nei dettagli, la vita dello zio di Semen che dichiarava di aver vissuto con una donna puttana, avida e crudele.
Sul giornale Settegiorni, nel numero successivo allo scoop, vennero pubblicati i commenti negativi dei “lettori”. La Residentura del KGB a Roma inviò alla Centrale a Mosca 50 copie del numero del giornale del 12 aprile, nonché 10 copie del numero con gli “spontanei” commenti dei lettori.
Anche i commenti, come avete capito, erano stati preparati dalla Residentura romana.
Ho usato l’esempio della disinformazione che colpì Sakharov e sua moglie perché più avanti e utilizzando un altro flashback vi racconterò come ho operato perché Sakharov fosse liberato richiamando l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale.
Fu un’intuizione ed un esempio di Intelligence Culturale. Di quell’Intelligence Culturale che anni dopo ho messo a fuoco nel testo “Ubiquità”.
Quella intuizione mi consentì di conoscere una straordinaria e sensibile intellettuale, da alcuni anni scomparsa, quale fu la radicale Maria Teresa Di Lascia.

Oreste Grani

P.S.: Messaggio criptico ma non troppo.
Il Trio Lescano cincischia, fa melina, cerca rogna.
L’importante che grattandosi, giri a largo della Campania e delle sue città. La traccia olfattiva dei soldi, vero movente dei loro pruriti, è indelebile. Più dei bonifici bancari. Troverò le tracce ovunque a prescindere dall’ottimo lavoro che farà il sito Opencoesione e senza l’aiuto delle squadre di investigatori professionisti che mai, come in queste ore difficili per le casse della Repubblica, vigileranno sulla correttezza delle procedure e sul trasparente utilizzo dei fondi. In particolare quelli destinati alle aziende informatiche.
L’informatica infatti, come ci insegna Alan Mathison Turing, deve essere amica dell’uomo e deve servire la promozione della legalità.
 
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